Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
Vi è un’estasi nella spiaggia solitaria.
Vi è compagnia dove nessuno penetra,
in riva alle acque del mare profondo
e vi è un’armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto ciò che sono e che ero prima,
per confondermi con l’universo
e per sentire ciò che non saprei mai esprimere
e che pure non so del tutto nascondere
George Gordon Byron, Childe Harold’s Pilgrimage
canto IV – stanza CLXXVIII